Le amazzoni: donne tra storia e mito!

Le Amazzoni furono definite dai greci “uguali agli uomini”  ed erano considerate capaci di abilità e coraggio in guerra pari a qualsiasi altro guerriero. Nelle rappresentazioni artistiche e letterarie, venivano raffigurate belle, forti, armate e pericolose. Indossavano pantaloni e stivali, sapevano scagliare frecce e lanciare giavellotti, sapevano battersi e morire da vere eroine. 

Queste caratteristiche sono state evidenziate tra le popolazioni che vivevano la Scizia, il territorio che oggi si estende tra l’Ucraina e la Mongolia. Erano donne nomadi le quali seguivano i proprio mariti e dovevano sapersi difendere dai nemici, imparando, sin da bambine, l”arte” della guerra.

Questo stile di vita favoriva l’uguaglianza, concetto in disaccordo con la civiltà patriarcale greca. L’idea di donna forte e indipendente, suscitava emozioni contrastanti nel mondo ellenico.

Nell’antica Grecia, l’amazzone è quindi considerata una figura leggendaria, forte, guerriera, ma quasi mai capace di sconfiggere un uomo. Sulle amazzoni si generarono molte leggende, come ad esempio, lo stesso nome che deriverebbe da “mazon” (seno) con la “a” privativa dinanzi., quindi “senza seno”. Infatti, una leggenda  che circolava nel 490 a.C., raccontava che queste donne si asportavano un seno per poter tirare meglio con l’arco. Ma in nessuna pittura troviamo questo tipo di raffigurazione

Ovviamente sono sempre rappresentate come donne eroiche perché un guerriero greco non poteva battersi con qualcuno considerato meno valoroso o debole. Basti pensare alla storia di Pentesilea e Achille.

Pentesilea, regina delle Amazzoni, condusse le sue guerriere al fianco dei troiani nella Guerra di Troia. Combattè con gran valore a dorso del suo cavallo, dono della moglie del dio del vento. La regina affrontò l’eroe Achille che la trafisse con una lancia. Quando egli vide il corpo della donna giacere senza vita, ne rimase così colpito da concedere ai troiani di onorarla con dei funerali degni di un eroe.

Capiamo che sin dall’antichità la donna forte ha generato curiosità, ma anche paura, si è cercato di sminuirla, di farla soccombere, ma, come sempre accade, la donna resta forte, nell’immaginario e nella realtà, un’eroina. Non solo perche indossava armi e quindi incuteva timore, ma perché aveva il coraggio di affrontare a testa alta gli uomini, i guerrieri e anche gli eroi. Erano amazzoni, e ancora oggi siamo amazzoni. Non abbiamo bisogno di portare con noi arco e frecce, ci basta il carvello e la forza d’animo. E che la stessa forza che avevano queste donne divise tra storia e leggenda, possa accompagnarci ancora e per sempre. Buona festa delle donne!

Dott.ssa Rita Laurenzano